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Nomi aziende: con o senza articolo?
Initiator des Themas: Ileana M. Pop (X)
Luca Tutino
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Per me è un anglicismo ormai quasi sempre necessario Aug 19, 2007

a me pare che l'italiano dei miei tempi (gli anta andanti mi consentono di dirlo) volesse sempre imperativamente l'articolo. P.es. avete mai sentito dire "Rai ha deciso..."?

Poi è venuto il tempo dell'inglese lingua franca dell'economia e del mercato - e con esso quello degli anglicismi presi per norma grammaticale obbligatoria...

Oggi se scrivi la Oki, o la Motorola rischi il linciaggio, ma probabilmente le Assicurazioni Generali si aspettano ancora il vecchio articol
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a me pare che l'italiano dei miei tempi (gli anta andanti mi consentono di dirlo) volesse sempre imperativamente l'articolo. P.es. avete mai sentito dire "Rai ha deciso..."?

Poi è venuto il tempo dell'inglese lingua franca dell'economia e del mercato - e con esso quello degli anglicismi presi per norma grammaticale obbligatoria...

Oggi se scrivi la Oki, o la Motorola rischi il linciaggio, ma probabilmente le Assicurazioni Generali si aspettano ancora il vecchio articolo... L'unica, come quasi sempre per noi italiani, è tirare indovinare con educazione

Ciao



[Edited at 2007-08-19 22:29]
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Riccardo Schiaffino
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Ma quale derivazione dialettale? Aug 20, 2007

Mauro Cristuib-Grizzi - http://www.microwide.it wrote:

Basta con le forme "domestiche" (e anche un po' di derivazione dialettale) tipo "la FIAT", "la Mercedes", "la Parmalat"!

Mauro


FIAT = Fabbrica Italiana Automobili Torino (almeno originalmente), quindi "FIAT ha lanciato oggi il suo nuovo modello", senza l'articolo sarebbe "Fabbrica Italiana Automobili Torino ha lanciato oggi il suo nuovo modello". Senza l'articolo sembrerebbe del tutto sgrammaticato.

Personalmente uso sempre l'articolo, a meno che la guida di stile del cliente non richieda specificamente di non metterlo.


 
Riccardo Schiaffino
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Cosa ne dice il Nuovo Manuale di Stile (Lesina) Aug 20, 2007

Nel "Nuovo Manuale di Stile" di Roberto Lesina (Zanichelli), nel capitolo dedicato ai nomi, i vari nomi commerciali sono sempre preceduti dall'articolo, ad esempio:

"le Assicurazioni Generali", "la Fiat lubrificanti", "la Mondadori pubblicità", la "Lyrica s.p.a.", "la Banca Nazionale del Lavoro", ecc.

(paragrafp 7.6.1, pagina 154 nella seconda edizione).


 
Riccardo Schiaffino
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...e cosa se ne è detto nei forum della Crusca Aug 20, 2007

Riguardo alle Società, si apre un discorso lungo: la tendenza generale è di omettere l'articolo ("Lavoro in Fiat", "Barilla aumenta gli utili", ecc.), particolarmente nel linguaggio della finanza, che vuole essere il più sintetico possibile. Dalla finanza ha preso piede l'uso di omettere l'articolo anche nell'area della comunicazione aziendale o pubblicitaria. Grammaticalmente, l'assenza dell'articolo è giustificata dal fatto che le ragioni sociali sono nomi proprî. L'alternativa è sottintendere "Società", il che porta però a cacofoniche espressioni del tipo "La Fratelli Rossi è ditta di gran tradizione" o possibili dubbî riguardo a Enti che si trasformano in Società e relativi problemi di concordanza.


La moda di abolire gli articoli davanti ai nomi delle aziende mi sembra dovuta all'influenza anglosassone e non mi piace (non per l'origine che le attribuisco, ma forse perché vivo da sempre in una città dove si dice, anche ufficialmente, "i lavori in corso nella Via Comelico" e non "in via Comelico").


Negli anni Cinquanta sentivo dire quasi esclusivamente, a Milano o a Genova: "lavora alla Montecatini", "lavora all'Eridania", ecc.; a un certo punto, 'mutatis mutandis', sono diventate maggioritarie frasi del tipo "lavora in Montedison", analoghe ad altre già esistenti ma di significato diverso, come "lavora in porto", "lavora in miniera", "lavora in Belgio". Neanch'io credo che il "nuovo" modo di dire si possa considerare grammaticalmente scorretto, ma vi sento una notevole enfasi, per non dire una "cattiva coscienza": esso mi sembra implicare il concetto d'azienda per antonomasia, promuovere l'assimilazione d'una singola azienda a un'intera branca d'attività
obabilmente ho sbagliato attribuendo quest'uso all'invadenza del solito inglese (che però, salvo errore, lo condivide) e sicuramente ho sbagliato definendolo una moda: forse è proprio il suo significato intenzionale e profondo che non mi piace e mi causa disagio.[/quote]


 
dropinka (X)
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Grande grammatica italiana di consultazione Aug 20, 2007

Riccardo Schiaffino wrote:

Nel "Nuovo Manuale di Stile" di Roberto Lesina (Zanichelli), nel capitolo dedicato ai nomi, i vari nomi commerciali sono sempre preceduti dall'articolo, ad esempio:

"le Assicurazioni Generali", "la Fiat lubrificanti", "la Mondadori pubblicità", la "Lyrica s.p.a.", "la Banca Nazionale del Lavoro", ecc.

(paragrafp 7.6.1, pagina 154 nella seconda edizione).


Anche la Grande grammatica italiana di consultazione (Renzi-Salvi-Cardinaletti) fa gli stessi esempi citati da Riccardo: "la Fiat", "le Generali".

[Edited at 2007-08-20 16:20]


 
Mauro Cristuib-Grizzi
Mauro Cristuib-Grizzi  Identity Verified
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? Aug 21, 2007

Riccardo Schiaffino wrote:

Nel "Nuovo Manuale di Stile" di Roberto Lesina (Zanichelli), nel capitolo dedicato ai nomi, i vari nomi commerciali sono sempre preceduti dall'articolo, ad esempio:

"le Assicurazioni Generali", "la Fiat lubrificanti", "la Mondadori pubblicità", la "Lyrica s.p.a.", "la Banca Nazionale del Lavoro", ecc.

(paragrafp 7.6.1, pagina 154 nella seconda edizione).


Quindi, in una traduzione, scriveresti una frase del tipo "Le azioni della Google sono salite, mentre quelle della Yahoo sono scese"?

Oppure ti riferisci unicamente ai nomi di aziende *italiane*?


 
Riccardo Schiaffino
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Non vedo perché no Aug 21, 2007

Mauro Cristuib-Grizzi - http://www.microwide.it wrote:
Quindi, in una traduzione, scriveresti una frase del tipo "Le azioni della Google sono salite, mentre quelle della Yahoo sono scese"?

Oppure ti riferisci unicamente ai nomi di aziende *italiane*?


Non farei una differenza tra aziende italiane e straniere, perché non ne vedrei assolutamente la logica (se si decide per "la Fiat", allora senz'altro anche "la Ford"), e non ci vedrei niente di male in una frase tipo quella che dai per esempio.

Che la tendenza stia andando sempre più verso l'uso senza l'articolo l'ammetto, anche se non mi piace: salvo istruzioni contrarie dal cliente (tramite guida di stile specifica), personalmente preferisco continuare ad usare l'articolo.


 
Angie Garbarino
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Si è un evoluzione Aug 22, 2007

[quote]Riccardo Schiaffino wrote:

Non farei una differenza tra aziende italiane e straniere, perché non ne vedrei assolutamente la logica (se si decide per "la Fiat", allora senz'altro anche "la Ford"), e non ci vedrei niente di male in una frase tipo quella che dai per esempio.Che la tendenza stia andando sempre più verso l'uso senza l'articolo l'ammetto, anche se non mi piace: salvo istruzioni contrarie dal cliente (tramite guida di stile specifica), personalmente preferisco continuare ad usare l'articolo


È esatta questa affermazione secondo me, io non lo uso più appunto per la tendenza ma è vero che l'articolo non è una forma colloquiale né dialettale, semplicemente oggi si tende ad ometterlo (tra l'altro anche in francese) e io sinceramente lo preferisco,(omesso), ma l'articolo non è errato e non è un "milanesismo"
P.S.anch'io sono del profondo nord ovest"


 
Lorenzo Lilli
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i miei 0,02 Aug 22, 2007

Riccardo Schiaffino wrote:

Mauro Cristuib-Grizzi - http://www.microwide.it wrote:
Quindi, in una traduzione, scriveresti una frase del tipo "Le azioni della Google sono salite, mentre quelle della Yahoo sono scese"?

Oppure ti riferisci unicamente ai nomi di aziende *italiane*?


Non farei una differenza tra aziende italiane e straniere, perché non ne vedrei assolutamente la logica (se si decide per "la Fiat", allora senz'altro anche "la Ford"), e non ci vedrei niente di male in una frase tipo quella che dai per esempio.

Che la tendenza stia andando sempre più verso l'uso senza l'articolo l'ammetto, anche se non mi piace: salvo istruzioni contrarie dal cliente (tramite guida di stile specifica), personalmente preferisco continuare ad usare l'articolo.


Neanche io distinguerei tra aziende italiane e straniere: non mi sembra assolutamente strano dire "la Volkswagen", "la Microsoft" ecc. Nel caso di Yahoo e Google effettivamente mi suona un po' più strano, ma forse perché istintivamente li considero nomi di siti più che di società. Anche io comunque mi attengo alle indicazioni del cliente.


 
Luca Ruella
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Articolo Aug 22, 2007

Regionalismi o meno, concordo con chi ha detto che:

-senza articolo è professionale;
-con articolo è colloquiale.

Parlando, difficilmente direi: "le azioni di Assicurazioni Generali"

Traducendo professionalmente non scriverei mai "il nuovo prodotto della Google".

Questo a prescindere dalla nazionalità dell'azienda.

[Edited at 2007-08-22 14:38]

[Edited at 2007-08-22 14:38]


 
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